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La vita contro la violenza

La violenza pubblica e privata continua ad attanagliare il mondo in una morsa di terrore.

La vita però è più forte, vince l’istinto di sopravvivenza, come dimostra Parigi che sta tornando a vivere, aiutata dalla forza della prorompente primavera.

La città mantiene tuttavia un’attenzione vivissima a tutte le possibilità di pericolo. La polizia è distribuita ovunque e, all’entrata di edifici pubblici, tutti i visitatori vengono perquisiti; anche nei supermercati viene chiesto di aprire le borse all’entrata, che vengono sondate col metal detector.

E’ chiaro che, per quanto si alzi il livello di guardia, tutto e comunque può succedere, perché la Francia è in periodo di elezioni.

L’estrema destra, che rappresenta ormai una larga fetta dell’elettorato, è stanca di pagare con moneta e vite umane un’invasione che è molto più forte che in Italia; questa corrente trova tuttavia molte resistenze, come la nostra destra, per la durezza dei dibattiti pubblici.

Gli immigrati godono oltralpe di vantaggi e contributi speciali, molto generosi, che rappresentano un invito ad insediarsi per sempre. Gli extracomunitari hanno contributi per mogli e figli, crescenti col numero dei componenti e, siccome i musulmani hanno più mogli e molti figli, arrivano a percepire somme consistenti. Una famiglia numerosa, può arrivare ad intascare anche 10 mila E al mese, cosicché ora la Francia conta un incremento demografico tra i più alti d’Europa, dopo anni in cui si piangevano “le culle vuote” e si ideavano strategie per incitare i Francesi a fare figli. Senza successo però, perché questi ancora non li fanno e vi si adoperano solo i musulmani.

L’ultimo incentivo, è quello di dare ai padri la licenza dal lavoro, al posto delle madri, in uno scambio paritario.

L’ultima evenienza, il problema Siria, ha creato un’immagine di cui si sono appropriati tutti i disperati. Con un cartello in mano che indica che sono rifugiati siriani chiedono ed ottengono una carità più consistente.

Il risultato è che chi è messo peggio, sono i francesi senza lavoro, indebitati, sfrattati e senza speranza, dato che devono pagare molte tasse. Sicuramente emergenze pesanti esistono davvero, Parigi è aumentata con una cintura extraurbana di bidonvilles, cosa un tempo impensabile in una delle città tra le più belle del mondo.

Il risultato è, come sempre, un aumento dei prezzi e delle tasse. I prezzi sono altissimi, specialmente costa lo spazio nel centro urbano. I prezzi delle abitazioni sono talmente alti che un affitto annuale di un appartamento decente, corrisponde al prezzo di acquisto di una casa similare in Italia.

Un appartamento di lusso in un quartiere alto e, ammettiamolo pure, su due livelli con scala monumentale, arriva a costare 12 milioni di euro.

Chi non li ha può optare per una casa di vacanza e….  guarda guarda: c’è un’offerta proprio per S. Tropez, ma in affitto, 6.500 euro, però attenzione!!! Per una settimana solamente!!!

Adriana Galvani Unipomediterranea