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Quando il gioco si fà duro

Si dice che, quando il gioco diventa duro, vengono fuori i veri "duri"... adesso il gioco si sta veramente facendo duro, poichè il Ministro degli Interni ha deciso di dire "no" agli attracchi nei porti italiani delle navi delle organizzazioni non governative con a bordo centinaia di clandestini o, se qualcuno preferisce, profughi raccolti o meglio prelevati a poche miglia dalle coste libiche dalle navi delle organizzazioni umanitarie.

In queste ore è in corso un braccio di ferro tra Malta e l'Italia con scambievoli accuse e richiami al rispetto degli accordi fatti in sede di Comunità Europea. 

Per intanto, in mezzo al mare è ferma una nave con oltre seicento persone a bordo e ne sta arrivando un'altra con altrettante persone.

Come andrà a finire per il momento non si sa ancora, ma una cosa è certa, il Ministro degli Interni italiano sta mettendo in atto quello che era stato promesso durante la campagna elettorale e quello che è parte integrante del programma della coalizione vincente le ultime elezioni politiche, anche se, per uno strano gioco, al Governo si ritrovano un solo partito della coalizione vincente ed il partito che ha fatto il secondo con i voti avuti. 

Bisogna riconoscere che realmente in Italia la situazione è diventata insostenibile anche per la presenza, tra quelle migliaia di persone, di delinquenti della peggiore specie se non addirittura di terroristi.

Dal punto di vista umano siamo un popolo portato alla solidarietà ed alla accoglienza, ma da un punto di vista sociale, anche a causa di fatti eclatanti di cronaca nera che hanno visto coinvolto proprio extracomunitari arrivati sulle nostre coste con  i "barconi",  non ci sentiamo più di accogliere gente che invece di rispettare le nostre leggi e di ringraziarci per l'aiuto che diamo ci ricambia con brutalità e pretese assurde che rasentano il ridicolo.

L'Italia, nonostante la sua condizione economica precaria, è sempre stata disposta a tendere una mano ai bisognosi: purtroppo siamo precipitati in una situazione tragica alla quale bisogna pur dire "adesso basta"! 

Sicuramente siamo dispiaciuti di non poter aiutare quella gente, soprattutto quelli che veramente stanno scappando da guerre ed eccidi, ma c'è un' Europa intera alle nostre spalle ed alle spalle di Malta che sta ferma alla finestra a guardare inerte riversando sulle nostre spalle l'onere fisico e morale della sorte di quei disperati.

GaetanoDP