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Una classe di …!

È successo di nuovo: un bulletto di alunno, mentre tutta la classe se la ride , tiene un comportamento aggressivo, offensivo e violento nei confronti del proprio professore.

La scena è filmata con un telefonino e poi postato su Facebook.

È successo a Lucca in un Istituto di Istruzione Superiore dove un alunno quindicenne , forse a causa di un cattivo voto ricevuto, si alza di scatto dal proprio posto ed inveisce, avvicinandosi al Professore, contro quest’ultimo intimandogli non solo di mettergli sei ma addirittura di inginocchiarsi perché in quella classe comanda lui.

Questa una striminzita sintesi di quanto accaduto ieri, appunto, a Lucca!

Ma questo è solo l’ennesimo episodio di violenza a cui vengono sottoposti gli insegnanti e per fortuna non è finito con un accoltellamento come per la Professoressa in Campania.

È inutile chiedersi che stia succedendo come inutile è chiedersi perché e per come: ora si spenderanno fiumi di parole, interverranno gli psicologi, i pedagogisti ed altri ancora luminari del sapere, parole inutili buttate al vento giusto per fare “scena”.

È arrivato il momento ,sperando non sia troppo tardi, di mettere in pratica un unico sano insegnamento, quello stesso che usavano i miei Professori tanti anni fa: una buona dose di “spalmate” e di calci nel sedere a questi bulletti da strapazzo ed una pena esemplare che non sia un semplice momento di “diserzione” scolastica.

Ma, in contemporanea, una pena esemplare anche per i genitori che dovranno frequentare un corso di educazione civica e pagare civilmente e penalmente le buffonate dei figli.

Tutto questo, al di là di quello che ormai non insegnano più in famiglia, è certamente dovuto anche alle riforme “garibaldine” fatte per la scuola da “incompetenti” boriosi privi di ogni coscienza civica.

Tempo fà si sospendeva da tutte le scuole del Regno, ora si sospende con obbligo di frequenza; tempo fà i genitori educavano i figli al rispetto, poi arrivò il ’68 e poi il ’78, ed ecco i risultati di una rivoluzione fallita ancora prima di nascere: figli del consumismo? No, figli della depravazione e della maleducazione!

È arrivato il momento di dire basta se vogliamo dare una sana e corretta educazione a questi che dovranno essere gli uomini di domani.

Ma, non è che sia un piano diabolico da parte dei nostri governanti per avere una generazione a dir poco ignorante e “distratta” onde poter restare al governo sempre loro? Bah … potrebbe anche essere …

Gaetano Della Pietra